La quarta sezione della Corte d’Appello, presieduta da Vittorio Anania, ha emesso il verdetto su una delle fasi del processo contro il gruppo noto come “spaccaossa in trasferta”, accusato di aver organizzato falsi incidenti stradali per frodare le compagnie assicurative. La corte ha confermato 14 condanne e un’assoluzione.
Secondo quanto riportato dall’Ansa, che cita il Giornale di Sicilia e altre fonti, i membri del gruppo avrebbero reclutato persone disposte a subire la frattura di arti, come braccia e gambe, in cambio di una parte del risarcimento ottenuto dalle assicurazioni. Questo sistema avrebbe alimentato un’organizzazione criminale ben strutturata.
Le indagini della polizia hanno portato alla luce una serie di falsi incidenti, per lo più in bicicletta, avvenuti tra le province di Novara, Torino, Vercelli, Milano e Varese. Le presunte vittime erano spesso cittadini palermitani che si trovavano al Nord Italia con il pretesto di cercare lavoro o per vacanza.