Igor Scalisi Palminteri con “Rusulia” si aggiudica il sesto posto mondiale e il primo posto italiano

Il murale “Rusulia” di Igor Scalisi Palminteri, situato nel quartiere Sperone di Palermo, ha ottenuto un prestigioso riconoscimento internazionale, classificandosi al sesto posto nella classifica mondiale di Street Art Cities per il 2024. Questo risultato lo rende il primo in Italia, sottolineando l’eccezionale talento dell’artista palermitano.

L’opera, un dittico che raffigura Santa Rosalia, patrona di Palermo, è stata realizzata tra le vie Sacco e Vanzetti. Con “Rusulia”, Palminteri reinterpreta la Santuzza come simbolo universale di libertà femminile e di ribellione agli stereotipi sociali, trasformando uno spazio urbano in un luogo di dialogo e riflessione.

In un’intervista, l’artista ha espresso la sua gratitudine: “Ringrazio Street Art Cities. Questa piattaforma straordinaria che racconta la street art nel mondo: noi artisti di strada abbiamo un simpatico debito nei loro confronti per il lavoro che fanno”. Ha inoltre sottolineato l’importanza del messaggio dell’opera: “Le donne e i loro diritti nel 2025 devono stare al primo posto della nostra agenda, dei nostri interessi. Santa Rosalia per me rappresenta questo atto di ribellione e di libertà delle donne”.

La selezione di “Rusulia” tra le migliori opere di street art al mondo conferma la centralità dell’arte pubblica italiana sulla scena globale e il ruolo che progetti come quello di Palminteri svolgono nel valorizzare i territori, restituendo dignità e visibilità a luoghi spesso marginalizzati.

Igor Scalisi Palminteri, nato a Palermo nel 1973, ha dedicato la sua carriera artistica alla valorizzazione delle periferie e delle comunità locali attraverso l’arte urbana. Le sue opere, spesso ispirate a figure religiose reinterpretate in chiave contemporanea, mirano a creare un dialogo tra tradizione e modernità, coinvolgendo gli abitanti dei quartieri in cui opera.

Il successo di “Rusulia” non è solo un riconoscimento al talento di Palminteri, ma anche un tributo alla città di Palermo e al quartiere Sperone, dimostrando come l’arte possa essere un potente strumento di rigenerazione urbana e coesione sociale.

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