Cartelle esattoriali, cambia tutto dal 2025: cancellazione dopo 5 anni e rate fino a 10 anni
Dal 1° gennaio 2025 entreranno in vigore importanti novità per chi ha debiti con il fisco. La riforma della riscossione introduce un sistema più flessibile di pagamento e nuove regole per la cancellazione delle cartelle esattoriali considerate inesigibili. Ecco cosa cambia per i contribuenti.
Più tempo per pagare: rate fino a 10 anni
Attualmente, chi ha una cartella esattoriale può rateizzare il pagamento fino a un massimo di 72 rate (6 anni). Dal 2025, il limite salirà a 84 rate (7 anni), mentre entro il 2030 sarà possibile dilazionare i pagamenti fino a 120 mesi (10 anni). Un passo che permetterà ai cittadini di gestire meglio i propri debiti.
Cancellazione delle cartelle inesigibili dopo 5 anni
Una delle misure più rilevanti riguarda la cancellazione automatica delle cartelle che non vengono riscosse entro cinque anni. In questo caso, l’ente creditore potrà scegliere se riaffidare il debito all’Agenzia delle Entrate Riscossione o eliminarlo definitivamente.
Il discarico avverrà solo in presenza di specifiche condizioni:
- Fallimento del debitore;
- Mancanza di beni pignorabili;
- Assenza di nuove entrate che possano essere utilizzate per il recupero.
Per le cartelle affidate prima dell’8 agosto 2024, la richiesta di riconsegna del credito potrà avvenire dopo 24 mesi, mentre per quelle successive il termine sarà tra il 24° e il 30° mese.
Obiettivo della riforma
Queste modifiche mirano a rendere più efficiente la gestione dei crediti fiscali, evitando di inseguire somme ormai irrecuperabili e offrendo ai contribuenti più possibilità di rateizzazione. Un intervento che potrebbe alleggerire la pressione fiscale su chi si trova in difficoltà economiche.