AGRIGENTO – Una scoperta di straordinaria rilevanza archeologica riporta alla luce un tassello fondamentale della storia dell’educazione nel mondo antico. Durante una recente campagna di scavi nell’area archeologica della Valle dei Templi, un’équipe internazionale di studiosi ha identificato e riportato alla luce l’aula magna di un ginnasio greco di epoca ellenistica, un ritrovamento che getta nuova luce sul ruolo formativo e culturale dell’antica Akràgas.
Il progetto di ricerca è stato guidato dai professori Monika Trümper e Thomas Lappi della Freie Universität di Berlino, in collaborazione con il Politecnico di Bari e il Parco Archeologico della Valle dei Templi, con il sostegno della Deutsche Forschungsgemeinschaft, principale fondazione tedesca per la ricerca scientifica.
Il ginnasio, nell’antica Grecia, rappresentava molto più di una semplice struttura scolastica. Era un luogo nevralgico per la formazione della futura classe dirigente, dove si forgiavano “cittadini completi” attraverso l’insegnamento della filosofia, retorica, musica e pratica atletica. Un ambiente in cui corpo e mente venivano educati in modo armonico, preparando i giovani alla vita pubblica, al confronto civile e, all’occorrenza, alla guerra.
Sorte ad Atene nel V secolo a.C., queste istituzioni si diffusero poi in tutto il Mediterraneo con il processo di ellenizzazione, arrivando infine anche nella Sicilia greca. La scoperta agrigentina ne è oggi una delle testimonianze più tangibili e ben conservate.
Oltre a semplici spazi didattici, il ginnasio comprendeva palestre, biblioteche e aree per la discussione, costituendo un vero e proprio centro culturale. La sua funzione sociale e formativa è paragonabile, almeno in parte, a quella degli attuali licei classici, che ancora oggi portano avanti l’ideale di una formazione completa e umanistica.
La scoperta conferma il ruolo centrale di Akràgas come polo culturale nell’antichità e rafforza ulteriormente l’importanza archeologica dell’intera area, già patrimonio dell’umanità UNESCO. Un ritrovamento che rappresenta non solo un’eccezionale opportunità di studio per gli esperti, ma anche una preziosa risorsa per la valorizzazione turistica e culturale della Sicilia.