Nell’odierno panorama della medicina, dove la tecnica avanza con passo incessante e i primati scientifici si susseguono come stelle nel vasto firmamento della conoscenza, si corre spesso il rischio di smarrire ciò che conferisce autentico senso a ogni gesto professionale: la capacità di servire l’altro con competenza, cuore e dedizione. In questo delicato equilibrio tra scienza e umanità, il licatese – Dott. Angelo Territo – si staglia come figura di rara eccellenza, luminosa testimonianza di come il sapere possa incontrare la generosità, trasformandosi in cura concreta, e di quanto un giovane siciliano possa brillare oltre confine.
Presso il venerabile Ospedale Sf. Constantin di Brașov, il Dott. Territo ha inaugurato il primo programma di trapianto renale robotico in Romania, un primato assoluto nell’Europa dell’Est, capace di segnare una nuova frontiera nella speranza e nella vita di chi attende il dono di una nuova occasione.
“Dopo mesi di intenso lavoro burocratico, organizzativo e clinico, abbiamo realizzato con successo i primi casi di trapianto renale robotico in Romania – i primi in assoluto nell’Europa dell’Est. Questo risultato consente di offrire ai pazienti soluzioni più innovative, con minori complicanze e tempi di recupero più rapidi,” dichiara il Dott. Territo, con la pacata consapevolezza di chi sa che il vero valore di un successo medico si misura nella vita che restituisce. “In Romania ho potuto condividere ciò che ho appreso dal mio maestro, il Dott. Alberto Breda, colui che mi ha trasmesso la passione per i trapianti di rene.”

Il primo trapianto renale robotico in Europa fu realizzato nel 2015 proprio dal Dott. Alberto Breda presso l’Ospedale Fundació Puigvert di Barcellona, centro di eccellenza internazionale che ha visto Angelo Territo crescere, operare e insegnare, dedicando la propria attività alla cura dei tumori urinari e ai trapianti renali. Dal 2018 è, infatti, Consultant nelle Unità Operative di Uro-Oncologia e Trapianti di Rene dello stesso ospedale, vantando l’esecuzione di circa duemila interventi urologici come primo operatore, testimonianza tangibile di esperienza e maestria.
Ma la grandezza del Dott. Territo non si esaurisce nella sala operatoria: è Direttore del gruppo YAU (Young Academic Urologists) della European Association of Urology, docente e coordinatore dei corsi di chirurgia robotica per i trapianti renali presso l’Accademia Internazionale ORSI in Belgio, nonché docente del Master di Chirurgia Robotica presso l’Università Autonoma di Barcellona. Titoli e incarichi, pur prestigiosi, diventano strumenti al servizio di un fine più alto: la cura dell’altro.
Ogni gesto chirurgico, ogni parola insegnata, ogni decisione presa con ponderata responsabilità è atto di umanità concreta, testimonianza di un medico che sa rendere utile la propria vita e le proprie competenze.

Oggi l’inserimento nel “Muro della Gloria” dell’Ospedale Sf. Constantin non celebra soltanto un primato medico, ma la nobiltà di chi sa che la vera eccellenza si misura nella vita che salva e nella speranza che restituisce.
Alla fine, il Dott. Territo non lascia solo traguardi o numeri: lascia vite riscattate, respiri ritrovati e speranze che rinascono come luce nuova. In questo, la sua grandezza si misura non nei primati, ma nell’invisibile miracolo quotidiano di rendersi indispensabile dove conta davvero, e di trasformare la competenza in dono, la scienza in umanità.
E chissà se l’Italia, e in particolare la sua amata Sicilia, sapranno un giorno riconoscere questo talento, orgoglio di Licata, che ha saputo farsi luce lontano da casa, portando il nome della sua terra tra le stelle della medicina mondiale. Ci ricorda che la grandezza e il valore spesso germogliano lontano, e che noi dovremmo imparare a riconoscerli e a celebrarli non in ritardo, ma quando ancora ci appartengono. A lui diciamo “grazie”, per la luce che porta altrove, e chiediamo “scusa”, perché quella luce sicuramente avremmo dovuto custodirla qui. A lui l’augurio di nuovi e grandi traguardi, perché la sua opera continui a illuminare il cammino della medicina e soprattutto dell’umanità.
