Il Papa venuto dall’America e il suo legame con la Sicilia: i ricordi degli agostiniani di Palermo

CITTÀ DEL VATICANO – La Chiesa cattolica ha un nuovo pontefice. Con l’elezione del cardinale statunitense Robert Prevost, salito al soglio pontificio con il nome di Papa Leone XIV, la storia registra il primo Papa nordamericano. Un’elezione rapida, seguita da un lungo e accorato discorso ai fedeli riuniti in Piazza San Pietro, ha aperto un pontificato che, pur avendo radici in un altro continente, affonda legami profondi anche in Sicilia.

In particolare, la comunità agostiniana di Palermo ricorda con emozione le due visite compiute da Prevost prima da priore generale e poi da cardinale. La prima, il 8 maggio 2006, ha assunto oggi un valore quasi profetico: esattamente diciannove anni dopo, l’8 maggio 2025, Prevost è stato eletto Papa.

«Ricordo benissimo quella giornata», racconta padre Giuseppe Caruso, rettore della chiesa di Sant’Agostino a Palermo, intervistato da La Repubblica. «Era venuto come priore generale dell’ordine agostiniano. Fu un incontro semplice e profondo. Abbiamo ancora le fotografie di quel momento che oggi, alla luce di quanto accaduto, custodiamo con ancora più affetto».

A quell’epoca, Papa Leone XIV aveva celebrato la festa della Madonna della Grazia, trasmessa in diretta su Radio Maria. Un dettaglio che frate Roberto Morana non dimentica: «Era l’alba dell’8 maggio. Prevost celebrò messa con grande umiltà, un tratto che non ha mai perso, neppure con la porpora cardinalizia».

Il nuovo Papa non è estraneo alla Sicilia: vi è tornato anche di recente, nel 2024, a Siracusa, in occasione del 71° anniversario della Lacrimazione della Madonna. Un’altra tappa di un cammino di fede che lo lega indissolubilmente a quest’isola e alla sua gente.

«Come agostiniani – prosegue padre Caruso – siamo doppiamente felici: non solo perché la Chiesa ha oggi un nuovo Pastore, ma anche perché questo Pastore è stato uno di noi. È stato qui, ha pregato con noi, ha condiviso il nostro cammino. Oggi lo vediamo guidare la Chiesa universale».

Con l’elezione di Papa Leone XIV, si apre un pontificato che promette attenzione ai territori di confine, sensibilità pastorale e legami vissuti. Per la comunità siciliana e per gli agostiniani di Palermo, il nuovo Papa non è solo una figura lontana, ma un volto amico che ha camminato, pregato e celebrato con loro.

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