Palermo – La maggioranza va sotto con il voto segreto e il colpo è durissimo: nove articoli della manovra vengono bocciati uno dopo l’altro, in un’Aula tesa e divisa. La seduta dell’Assemblea Regionale Siciliana si trasforma in un vero e proprio terremoto politico che mette a nudo le profondissime crepe all’interno della coalizione di governo.
Il voto segreto, come spesso accade, ha fatto emergere tutto il malcontento sotterraneo che attraversa la maggioranza. Diversi deputati, protetti dall’anonimato, hanno espresso il proprio dissenso, provocando una raffica di bocciature che ha letteralmente smontato la manovra articolo per articolo.
Il clima si è ulteriormente surriscaldato quando lo scontro, ormai aperto, tra Luca Sammartino e Alessandro Aricò è esploso anche fuori dall’Aula. Accuse incrociate, toni accesi, tensioni tra gruppi e una catena di recriminazioni che hanno messo in difficoltà l’intera coalizione. Secondo fonti parlamentari, i due esponenti si sarebbero affrontati duramente sulla gestione dei voti e sul mancato coordinamento tra gli alleati.
A confermare la gravità del momento, le parole — inequivocabili — del Presidente dell’ARS, che non ha usato giri di parole:
“Un massacro senza motivo, tra l’altro – ha detto – bastava ritirare la manovra.”
Un commento che pesa come un macigno e che fotografa perfettamente il clima di confusione e nervosismo che regna tra i banchi della maggioranza.