Una giornata drammatica si è consumata oggi sull’Etna, teatro di due gravi incidenti che hanno coinvolto escursionisti intenti a scalare il vulcano siciliano. Due distinti episodi nella Valle del Bove, avvenuti nel giro di poche ore, hanno causato la morte di un uomo e lasciato un giovane di 17 anni in condizioni critiche.
Il primo incidente si è verificato poco dopo mezzogiorno sul versante sud dell’Etna, in un’area conosciuta come “Schiena dell’Asino”, nel territorio di Zafferana Etnea. Un gruppo di escursionisti, mentre percorreva un sentiero impervio e innevato, è precipitato per oltre cento metri in un crepaccio. Tra i coinvolti, un ragazzo di 17 anni che ha riportato ferite gravissime. Il giovane, in arresto cardiaco, è stato rianimato e intubato sul posto prima di essere trasportato in elicottero dai Vigili del Fuoco all’ospedale Cannizzaro di Catania. Le sue condizioni sono disperate, con un ricovero in codice rosso.
Nello stesso incidente, altri escursionisti sono rimasti feriti ma non risultano in pericolo di vita. Le operazioni di soccorso, rese difficili dalle condizioni climatiche, hanno visto l’intervento congiunto di Vigili del Fuoco, soccorso alpino della Guardia di Finanza e sanitari del 118, giunti sul posto con l’ausilio di elicotteri.
Un secondo tragico episodio si è verificato poco dopo, sul versante nord dell’Etna, nei pressi del Rifugio Citelli. Un altro escursionista, un uomo di 60 anni, è precipitato per diversi metri riportando traumi multipli. Anche in questo caso, il ferito è stato soccorso in elicottero e trasportato d’urgenza al Cannizzaro di Catania. Purtroppo, nonostante gli sforzi del personale medico, l’uomo è deceduto poco dopo l’arrivo in ospedale.
Le condizioni meteo sull’Etna, caratterizzate da neve e ghiaccio, sembrano essere tra i principali fattori che hanno contribuito alla doppia tragedia. Sempre nella giornata di oggi, un altro grave incidente ha coinvolto una ragazzina di 16 anni che è caduta violentemente mentre scivolava sulla neve con uno slittino. Anche lei è stata trasportata al Cannizzaro di Catania in codice rosso.