Chirurgia robot-assistita: innovazione nella protesi d’anca alla Casa di Cura Musumeci Gecas

Gravina di Catania – La Casa di Cura Musumeci Gecas, introduce una rivoluzionaria tecnica per la sostituzione protesica dell’anca: la chirurgia robot-assistita con accesso anteriore diretto mini-invasivo (DAA). Questo approccio rappresenta un significativo passo avanti nell’ortopedia, unendo i benefici della chirurgia mininvasiva all’alta precisione garantita dall’intelligenza artificiale.

Tecnica DAA: una chirurgia meno invasiva e più efficace

L’accesso anteriore diretto mini-invasivo (DAA) si distingue per un’incisione cutanea ridotta, generalmente tra i 7 e i 10 cm, con un impatto minimo sulle strutture muscolari e tendinee circostanti. In alcuni casi, viene utilizzata l’incisione “Bikini”, ancora meno visibile. L’obiettivo principale di questa tecnica non è solo estetico, ma funzionale: rispettare il più possibile i tessuti periarticolari per garantire una ripresa post-operatoria più rapida e meno dolorosa.

L’innovazione della chirurgia robotica

L’utilizzo della tecnologia robotica nella chirurgia ortopedica ha rivoluzionato gli interventi di protesizzazione dell’anca, permettendo una precisione millimetrica nel posizionamento delle componenti protesiche. I robot, guidati dall’intelligenza artificiale, creano una mappatura dettagliata dell’anatomia del paziente, consentendo una personalizzazione ottimale dell’impianto e riducendo il margine di errore umano.

I benefici per il paziente

La combinazione tra chirurgia robotica e accesso anteriore diretto mini-invasivo offre numerosi vantaggi, tra cui:

  • Tempi di recupero più rapidi, con una riabilitazione generalmente compresa tra le tre e le quattro settimane.
  • Minore dolore post-operatorio, grazie alla preservazione dei tessuti periarticolari.
  • Riduzione del rischio di complicanze, inclusa la lussazione, inferiore all’1% con questo approccio.
  • Precisione millimetrica nell’inserimento della protesi, migliorando la stabilità e la durata nel tempo.
  • Migliore mobilità e funzionalità dell’anca, con un ritorno più rapido alle normali attività quotidiane.

Come funziona l’intervento?

Il percorso inizia con esami di imaging avanzati, utili a definire un modello tridimensionale dell’anca del paziente. Durante l’intervento, il robot guida il chirurgo nel posizionamento della protesi, correggendo in tempo reale eventuali deviazioni grazie a un sofisticato sistema a infrarossi. Questo garantisce la massima sicurezza e un impianto perfettamente adattato all’anatomia del paziente.

Recupero e riabilitazione

Dopo l’intervento, un programma di riabilitazione personalizzato aiuta a ristabilire la mobilità e il tono muscolare dell’arto operato. Il tempo di recupero varia in base alle condizioni cliniche del paziente e al tipo di intervento eseguito, ma la tecnica robot-assistita consente un ritorno più veloce alle attività quotidiane rispetto alla chirurgia tradizionale.

Un futuro all’insegna dell’innovazione

“La chirurgia robot-assistita rappresenta una svolta per l’ortopedia – afferma il Dott. Gaetano Palumbo – garantendo maggiore precisione, sicurezza e risultati clinici superiori. Con l’aumento dell’aspettativa di vita e delle patologie articolari, l’impiego della tecnologia robotica segna il futuro della chirurgia protesica dell’anca, migliorando la qualità della vita dei pazienti.”

Grazie a questo approccio all’avanguardia, la Casa di Cura Musumeci Gecas di Catania si conferma un centro di eccellenza nell’innovazione ortopedica, offrendo ai pazienti le soluzioni terapeutiche più avanzate disponibili.

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