PALERMO – Un’evasione da film, ma purtroppo reale. Tre giovani detenuti sono riusciti a fuggire ieri mattina dal carcere minorile “Malaspina” di Palermo, segando le sbarre della loro cella e calandosi all’esterno con lenzuola bianche intrecciate, lungo un muro che costeggia via Cilea. L’allarme è scattato intorno a metà mattina e ha immediatamente attivato una vasta operazione di ricerca, che ha coinvolto polizia penitenziaria, polizia di Stato, carabinieri e anche un elicottero.
Nel giro di poche ore, tutti e tre gli evasi sono stati rintracciati e arrestati. Il primo è stato fermato in piazzale Giotto, il secondo tra Ballarò e corso Tukory, mentre il terzo – un giovane tunisino – è stato bloccato nei pressi della stazione centrale. Gli altri due sono originari della Costa d’Avorio e del Marocco.
La tensione non si è placata nemmeno dopo i fermi. Uno degli evasi, una volta ricondotto nella sua cella, ha dato fuoco ad alcuni oggetti, ha inveito contro gli agenti e si è procurato ferite con oggetti taglienti. Si tratterebbe del giovane ivoriano. Il secondo evaso riarrestato era detenuto per rapina e resistenza e in passato aveva già partecipato a una rivolta nel carcere minorile di Reggio Calabria, da cui era stato trasferito.
Un ruolo fondamentale nelle ricerche è stato svolto anche da alcuni agenti della polizia municipale, fuori servizio ma prontamente intervenuti dopo aver avvistato uno dei fuggitivi. Lo ha confermato Calogero Navarra, segretario per la Sicilia del sindacato autonomo di polizia penitenziaria (SAPPE).
Duro il commento di Donato Capece, segretario generale nazionale del SAPPE: «Adesso diciamo basta. Siamo pronti a manifestare in tutta la regione con tutte le forme di protesta legittime. È inaccettabile che si continui a ignorare le gravi criticità del personale di polizia penitenziaria nelle carceri siciliane».
L’episodio non è isolato. Negli ultimi anni il carcere minorile Malaspina è stato teatro di numerose evasioni. Nel 2012 due giovani detenuti fuggirono sfondando una parete e calandosi in strada dal tetto, venendo poi bloccati a Buonfornello dopo aver rubato un’auto rimasta senza benzina. Nel 2018 un diciannovenne non rientrò da un permesso premio e fu rintracciato in un appartamento, aiutato da tre connazionali romeni. Più recentemente, nel luglio 2023, due minorenni evasi durante l’ora d’aria furono ripresi nei pressi della stazione Notarbartolo grazie all’intervento tempestivo della polizia penitenziaria.
La vicenda riaccende i riflettori sulla sicurezza nelle strutture penitenziarie minorili siciliane e solleva interrogativi urgenti sulle condizioni operative degli agenti incaricati della custodia.