Fiume Palma color latte, individuata la sorgente: indagini in corso sull’inquinamento. Ecco cosa è successo…
È bastato un drone per risalire rapidamente alla causa dell’anomala colorazione del fiume Palma, a Palma di Montechiaro. In tempi record, i carabinieri del Centro Anticrimine Natura del comando provinciale di Agrigento hanno individuato il punto esatto di scarico da cui si sarebbe diffusa l’acqua biancastra che ha trasformato il torrente in un flusso lattiginoso.
L’intervento tempestivo è partito dopo la segnalazione dell’associazione ambientalista MareAmico, che nel pomeriggio di giovedì aveva documentato con foto e video la singolare colorazione del corso d’acqua, chiedendo «accertamenti» alle autorità competenti.

Risalendo il letto del fiume, i militari hanno rinvenuto una tubatura utilizzata per lo sversamento di acque sulfuree, caratterizzate dal tipico odore di uova marce. Convocati i proprietari dei terreni dell’area, gli inquirenti sono riusciti ad accertare l’identità di chi ha incanalato l’acqua proveniente dalla sorgente sulfurea.
A supporto dell’Arma, anche i tecnici dell’Arpa, intervenuti per eseguire campionamenti e analisi finalizzate a valutare l’impatto ambientale dell’inquinamento.
Le indagini, tuttavia, non sono concluse. Il sistema utilizzato per convogliare le acque nel fiume è ancora oggetto di approfondimento da parte degli investigatori, così come la posizione legale di chi ha realizzato l’intervento non autorizzato.